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2009 dal 5 al 12 Aprile

8a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

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dai GIORNALI di OGGI

Polemica dopo la puntata che Santoro

ha dedicato al terremoto

Fini: "Semplicemente indecente,

una nota stonata nella tragedia"

Il Pdl all'attacco di "Annozero"

Berlusconi: "Non è da tv pubblica"

Rai, presidenza e direzione generale avviano "approfondimenti" sul caso

Di Pietro: "L'unica indecenza è pretendere di mettere il bavaglio all'informazione"

2009-04-13

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L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2009-04-14

Annozero sul terremoto: è scontro

Zavoli: "Dar voce a istanze diverse"

La Bonino: "Non capisco le contestazioni a Santoro"

*

NOTIZIE CORRELATE

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Zizzania in tv

di Aldo Grasso

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Fini: "Santoro indecente sull'Abruzzo"

Berlusconi: "La Rai ha sbagliato"

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Di Pietro: "Indecente è voler pilotare l'informazione"

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Il presidente Rai, Garimberti: "Avviati approfondimenti"

Emma Bonino (Ansa)

Emma Bonino (Ansa)

ROMA - Non si placa la polemica sulla puntata di Annozero dedicata al terremoto. E' intervenuto anche Sergio Zavoli, che ha sottolineato la necessità, nei programmi di inchiesta, di "dar voce a istanze diverse". Il presidente della Commissione di vigilanza ha anche ricordato che i vertici Rai stanno acquisendo gli elementi per formarsi sulla vicenda un "parere equanime" sul quale la Vigilanza è pronta a esprimere eventualmente "un indirizzo non censorio, ma più vincolante che in passato". "Cruciale", ribadisce Zavoli, è "dar voce a istanze diverse, specie in un contesto che lasci spazio a critiche anche gravi, rivelatesi poi fondate, ma che abbia visto il Paese (a partire dalla protezione civile, dai vigili del fuoco, dal volontariato eccetera) chinato su una tragedia in un sollecito, diffuso e responsabile atteggiamento di solidarietà"

EMMA BONINO: "NON CAPISCO COSA SI CONTESTA" - Dopo gli attacchi di Fini e Berlusconi, Emma Bonino si schiera dalla parte del conduttore Michele Santoro: "Io non sono una grande estimatrice di quel modo di fare informazione, ma non ho capito cosa si contesta: è questione di tono?" ha detto la Bonino, nella consueta intervista settimanale a Radio Radicale."La libertà di espressione - ha aggiunto - ha un limite solo, quella della menzogna. Se si contesta che siano state dette falsità, c'è la magistratura; se si contesta lo sciacallaggio sulle emozioni, mi sembra un tema decisamente vago. E poi il punto è un altro: i partiti, gli stessi autori che non hanno consentito il funzionamento della Commissione di vigilanza, che l'hanno bloccato per mesi nonostante impegni inderogabili, che ancora non hanno predisposto le regole sulla par condicio, niente tribune, niente accessi, niente controllo, e poi alla fine scoppia un caso Santoro".

CICCHITTO: "ANNOZERO VUOLE DESTABILIZZARE IL QUADRO POLITICO" - Ad attaccare invece Annozero è tornato invece Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: "'Annozero" è una trasmissione che ha obiettivi politici chiarissimi. Essa è collegata a un gruppo politico-giudiziario che ha come terminale giornalistico Travaglio e come punto di riferimento politico Di Pietro; in mezzo c'è una operosa componente giudiziaria che ha punti di riferimento in alcune procure, da quella di Palermo a quella di Potenza. L'obiettivo di questo network è quello di destabilizzare il quadro politico. Certamente di questo nucleo il dottor Santoro è la punta di diamante mediatica". "È la tv dell'odio. È la tv del veleno. È uno scempio continuo della verità, che tocca punte tali di aberrazione da essere notoriamente dannosa per la parte politica a cui questa tv è asservita" ha chiosato senza mezzi termini il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: "TRASMISSIONE CORRETTA" - "I servizi di Annozero hanno evidenziato alcune falle che ci sono state ma in più occasioni sono emersi complimenti sia da parte di Santoro che da Ruotolo che era in collegamento, nei confronti di questa massa enorme di volontari che è venuta qui ad aiutarci". E' questa l'opionione della presidente della provincia de L'Aquila, Stefania Pezzopane, che è stata ospite della trasmissione, pubblicata sul sito di Articolo 21. "Penso che bisogna aprire indagini su ben altre questioni. Le nostre richieste sono state disattese e vorrei capire perchè. Non capisco perché l'informazione non possa evidenziare problemi che stiamo vivendo, ci sono ed è giusto che una trasmissione ne parli. Al contrario ho notato uno scaricamento di responsabilità sul comune dell'Aquila sia da parte del sottosegretario sia da parte del membro della Commissione grandi rischi, presenti in studio. Questa lettura unilaterale non ci serve, ribadisco che lo sforzo è enorme, ma abbiamo bisogno di solidarietà e non di usare il terremoto per un regolamento di conti con il giornalismo". Intervistata da Rainews24 la Pezzopane ha poi attaccato il premier: "La prima notte Berlusconi annunciò 2000 tende. Ne arrivarono solo 120. Ora servono risorse vere".

GENTILONI: "SI' ALLA CRITICA NO ALLA CENSURA" - "Il programma di Santoro - ha osservato invece Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd - ha sollevato molte critiche. Non perché abbia indagato su responsabilità e ritardi, come è giusto fare, ma per il modo in cui ha condotto un vero e proprio processo sommario contro le forze impegnate in prima linea e con successo nell'opera di soccorso. Le critiche ad una trasmissione, anche quando ben motivate, non hanno tuttavia nulla a che fare con tentazioni censorie che il Pd non avallerebbe in nessun caso. La difesa della libertà di informazione e del diritto di cronaca valgono sempre e non soltanto per le trasmissioni gradite o amiche". Equidistante il parere dell'ulivista Arturo Parisi: "Diciamo pure che il tono di Annozero è stato, come spesso, inutilmente gridato, e nell’occasione talvolta sgradevole. Ripetiamo pure il nostro sincero apprezzamento per la generosità e la efficienza dell’azione nell’emergenza dei Volontari, della Protezione Civile, e dello stesso Presidente del Consiglio. Resta tuttavia la pertinenza e il rilievo delle domande poste nel corso programma, domande che, attendono risposta nell’interesse di tutti. Non confondiamo il tono delle risposte con la pertinenza delle domande, e, comunque il diritto e il dovere della libertà di informazione".

DI PIETRO: "BERLUSCONI INFANGA"- Attacca a testa bassa il leader Idv Antonio Di Pietro: "Berlusconi e i suoi sodali, in primis il noto 'piduista' Cicchitto, possono permettersi di infangare Annozero solo perchè dall'altra parte c'è un'opposizione molle e un po' connivente che lascia sola l'Italia dei Valori a difendere la libertà di informazione". "Se fossimo davvero in un Paese democratico - prosegue l'ex pm - oggi l'opposizione unita avrebbe chiesto la convocazione urgente delle Camere per discutere della libertà d'informazione, invece ci troviamo di fronte ad un Pd che fa orecchie da mercante e un Udc che fa da sponda connivente. Bisogna tutelare il diritto di informare, garantito dalla Costituzione, e non arretrare davanti a chi vuole togliere ogni spazio di democrazia e spianare la strada alla dittatura del millennio".

FAVA: "SANTORO HA LAVORATO CON IL SOLITO SCRUPOLO" - Claudio Fava, esponente di Sinistra e Libertà, e ospite durante la puntata di Annozero finita in mezzo alla polemiche difende Santoro: "Lui e la sua redazione hanno lavorato con lo scrupolo di sempre. Di fronte a 300 morti, ai palazzi crollati come se fossero di cartone e ai comunicati di Bertolaso che continuavano a tranquillizzare e sottovalutare 4 mesi di scosse sismiche è surreale che dal Pd al centrodestra si taccia sulle responsabilità e si accusi un giornalista per aver fatto il suo lavoro".

RIFONDAZIONE PREOCCUPATA - "È preoccupante la canea bipartisan che si è scatenata nei confronti di Michele Santoro e della sua trasmissione. Non si manca di rispetto nei confronti delle popolazioni colpite dal terremoto né dei soccorritori se si cerca di documentare le responsabilità del passato o i limiti della gestione dell'emergenza": così il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.

13 aprile 2009(ultima modifica: 14 aprile 2009)

 

 

 

 

 

 

2009-04-13

Annozero sul terremoto: è scontro

Zavoli: "Dar voce a istanze diverse"

La Bonino: "Non capisco le contestazioni a Santoro"

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Berlusconi: "La Rai ha sbagliato"

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Il presidente Rai, Garimberti: "Avviati approfondimenti"

Emma Bonino (Ansa)

Emma Bonino (Ansa)

ROMA - Non si placa la polemica sulla puntata di Annozero dedicata al terremoto. E' intervenuto anche Sergio Zavoli, che ha sottolineato la necessità, nei programmi di inchiesta, di "dar voce a istanze diverse". Il presidente della Commissione di vigilanza ha ricordato che i vertici Rai stanno acquisendo gli elementi per formarsi sulla vicenda un "parere equanime" sul quale la Vigilanza è pronta a esprimere eventualmente "un indirizzo non censorio, ma più vincolante che in passato". "Cruciale", ribadisce Zavoli, è "dar voce a istanze diverse, specie in un contesto che lasci spazio a critiche anche gravi, rivelatesi poi fondate, ma che abbia visto il Paese (a partire dalla protezione civile, dai vigili del fuoco, dal volontariato eccetera) chinato su una tragedia in un sollecito, diffuso e responsabile atteggiamento di solidarietà"

EMMA BONINO: "NON CAPISCO COSA SI CONTESTA" - Dopo gli attacchi di Fini e Berlusconi, Emma Bonino si schiera dalla parte del conduttore Michele Santoro: "Io non sono una grande estimatrice di quel modo di fare informazione, ma non ho capito cosa si contesta: è questione di tono?" ha detto la Bonino, nella consueta intervista settimanale a Radio Radicale.

"SI SONO DETTE FALSITA'? C'E' LA MAGISTRTURA"- "La libertà di espressione - ha aggiunto - ha un limite solo, quella della menzogna. Se si contesta che siano state dette falsità, c'è la magistratura; se si contesta lo sciacallaggio sulle emozioni, mi sembra un tema decisamente vago. E poi il punto è un altro: i partiti, gli stessi autori che non hanno consentito il funzionamento della Commissione di vigilanza, che l'hanno bloccato per mesi nonostante impegni inderogabili, che ancora non hanno predisposto le regole sulla par condicio, niente tribune, niente accessi, niente controllo, e poi alla fine scoppia un caso Santoro". "Lo ripeto: o in quella trasmissione sono state dette falsità o calunnie, oppure chiedo da che pulpito viene la predica. La Vigilanza ha degli obblighi che ha disatteso per interventi partitocratici, partitici, chiamateli come volete. Oggi la stessa Vigilanza - ha concluso - trova come caso espiatorio Santoro, che magari, non lo so, se lo merita pure, ma non mi sembra questo il tema".

CICCHITTO: "ANNOZERO VUOLE DESTABILIZZARE IL QUADRO POLITICO" - Ad attaccare invece AnnoZero è tornato invece Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl: "'Annozero" è una trasmissione che ha obiettivi politici chiarissimi. Essa è collegata a un gruppo politico-giudiziario che ha come terminale giornalistico Travaglio e come punto di riferimento politico Di Pietro; in mezzo c'è una operosa componente giudiziaria che ha punti di riferimento in alcune procure, da quella di Palermo a quella di Potenza. L'obiettivo di questo network è quello di destabilizzare il quadro politico. Certamente di questo nucleo il dottor Santoro è la punta di diamante mediatica".

LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: "TRASMISSIONE CORRETTA" - "I servizi di AnnoZero hanno evidenziato alcune falle che ci sono state ma in più occasioni sono emersi complimenti sia da parte di Santoro che da Ruotolo che era in collegamento, nei confronti di questa massa enorme di volontari che è venuta qui ad aiutarci". E' questa l'opionione della presidente della provincia de L'Aquila, Stefania Pezzopane, che è stata ospite della trasmissione, espressa in un'intervista pubblicata sul quotidiano on line di Articolo 21. "Penso che bisogna aprire indagini su ben altre questioni. Le nostre richieste sono state disattese e vorrei capire perchè. Non capisco perché l'informazione non possa evidenziare problemi che stiamo vivendo, ci sono ed è giusto che una trasmissione ne parli. Al contrario ho notato uno scaricamento di responsabilitá sul comune dell'Aquila sia da parte del sottosegretario sia da parte del membro della Commissione grandi rischi, presenti in studio. Questa lettura unilaterale non ci serve, ribadisco che lo sforzo è enorme, ma abbiamo bisogno di solidarietà e non di usare il terremoto per un regolamento di conti con il giornalismo".

PARISI: "TONO GRIDATO, MA DOMANDE PERTINENTI" - Più equidistante il parere di Arturo Parisi: "Diciamo pure che il tono di Annozero è stato, come spesso, inutilmente gridato, e nell’occasione talvolta sgradevole. Ripetiamo pure il nostro sincero apprezzamento per la generosità e la efficienza dell’azione nell’emergenza dei Volontari, della Protezione Civile, e dello stesso Presidente del Consiglio. Resta tuttavia la pertinenza e il rilievo delle domande poste nel corso programma, domande che, attendono risposta nell’interesse di tutti. Non confondiamo il tono delle risposte con la pertinenza delle domande, e, comunque il diritto e il dovere della libertà di informazione".

GASPARRI: "TV DELL'ODIO" "È la tv dell'odio. È la tv del veleno. È uno scempio continuo della verità, che tocca punte tali di aberrazione da essere notoriamente dannosa per la parte politica a cui questa tv è asservita" ha chiosato senza mezzi termini il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

13 aprile 2009

 

 

 

 

 

Fini: "Santoro indecente sull'Abruzzo"

Berlusconi: "La Rai ha sbagliato"

Duro affondo del presidente della Camera contro Annozero: "Ha speculato sulla tragedia"

Zizzania in tv

di Aldo Grasso

Michele Santoro (Lapresse)

Michele Santoro (Lapresse)

L'AQUILA - Berlusconi e Fini contro Santoro. Il presidente della Camera, per la seconda volta negli ultimi mesi, ha usato lo stesso aggettivo: indecente. "L'unica cosa stonata in questa tragedia è una trasmissione televisiva, sapete benissimo quale. Quella trasmissione è stata semplicemente indecente" ha detto Fini, riferendosi all'ultima puntata di Annozero a margine della sua visita tra i terremotati in Abruzzo. "Non si può - spiega Fini - speculare sulla tragedia come qualcuno ha fatto per trarre vantaggio per la sua audience". Il presidente della Camera aveva già usato l'aggettivo "indecente" per Annozero, in occasione di una puntata dedicata al conflitto tra israeliani e palestinesi.

BERLUSCONI: "LA RAI NON PUO' COMPORTARSI COSI'" - "Non parlo più di questo, ma mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione: la tv pubblica non può comportarsi in questo modo". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in visita alla tendopoli di Monticchio, vicino L'Aquila, ha risposto a una domanda sulle polemiche riguardanti la trasmissione.

POLEMICHE - L'ultima puntata di Annozero, che metteva in risalto le pecche della struttura pubblica nel prevenire e nell'affrontare il terremoto in Abruzzo, aveva già sollevato commenti e polemiche nei gironi scorsi.Tra gli altri anche quelli dei pompieri della Cisl indignati con Annozero per le "offensive, gratuite e strumentali dichiarazioni esternate dal conduttore della trasmissione, tendenti a screditare l'opera svolta dai lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, nel corso delle operazioni conseguenti il nefasto sisma che ha interessato l'Abruzzo".

 

12 aprile 2009(ultima modifica: 13 aprile 2009)

 

 

 

 

 

replica a berlusconi e Fini su annozero.

Di Pietro contrattacca: "L'indecenza

è voler pilotare l'informazione"

"Indecente sarebbe far credere che quello che è successo in Abrizzo sia solo colpa del destino"

ROMA - "Annozero? L'unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di poter pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste. E, così, far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino". Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in merito alle dichiarazioni del premier e del presidente della Camera sull'ultima puntata della trasmissione di Michele Santoro sull'emergenza terremoto. "Pretendere di mettere il bavaglio ad un giornalismo che approfondisce la verità dello svolgimento degli avvenimenti è da criminali". Nel corso della trasmissione della Rai era ospite l'ex pm Luigi de Magistriis, candidato per l'Idv alle elezioni europee.

CONSEGUENZE DA PREVENIRE - "Comprendiamo che sia difficile prevedere un terremoto - dice Di Pietro -, ma riteniamo necessario e doveroso prevenirne le conseguenze, specie se si tratta di edifici pubblici di una certa importanza, come la casa dello studente, crollata per l'incuria, la cattiva costruzione e la pessima manutenzione. Altrettanto vero -conclude- è che le finanziarie del governo Berlusconi hanno previsto la riduzione dei fondi per la messa in sicurezza degli edifici pubblici e per la protezione civile".

LE POSIZIONI NEL PD- Giorgio Merlo, Pd, membro della commissione di Vigilanza Rai, plaude invece all'inchiestta annunciata da Garimberti: "Annozero di Michele Santoro ha una deroga particolare dalla Rai, o un contratto particolare, rispetto ai criteri che ispirano il servizio pubblico nel nostro paese?" si chiede, definendo "incredibile" la trasmissione di Annozero sul terremoto in Abruzzo. Santoro "può dire e può fare ciò che vuole, contro chi vuole e a danno di chi vuole a prescindere?". Sul caso interviene anche il Pd Vincenzo Vita, con una posizione diversa, rivolta all'intervento di Fini e Berlusconi: "Ognuno può giudicare come meglio crede la trasmissione di Michele Santoro sul terremoto, ma il problema è che "ancora una volta" c’è un "attacco alla libertà di informazione da parte di Silvio Berlusconi. Non si tratta di dare voti e giudizi sul programma di Santoro, sul quale è legittimo avere opinioni diverse e contraddittorie. Ed è anche doveroso ribadire sostegno e plauso verso il lavoro enorme della protezione civile. Ma qui è in causa la libertà di informazione, ancora una volta messa sotto attacco dal presidente del consiglio che è proprietario di buona metà dei media italiani". Conclude Vita: "Questo non può passare inosservato ed è augurabile anche che, essendo scattata la ’par condicio’, non solamente ’Anno Zero’, ma l’insieme dei programmi abbiano massima attenzione e rigore".

 

12 aprile 2009

 

 

 

 

 

La polemica

Garimberti: "Approfondimenti in corso

sulla puntata di Annozero sul sisma"

Il presidente della Rai e il Direttore generale Masi: "Pieno sostegno all'azione della Protezione civile"

Michele Santoro

Michele Santoro

ROMA - Il Presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il Direttore Generale, Mauro Masi, hanno avviato "tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali" sulla trasmissione Annozero di giovedì scorso, dedicata al terremoto in Abruzzo. Lo rende noto la Rai in un comunicato nel quale Garimberti e Masi ribadiscono "nuovamente pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione Civile per il terremoto in Abruzzo". "Solidarietà peraltro già espressa sin dal primo momento dal Direttore Generale - aggiunge l'azienda - con una sua propria dichiarazione ripresa da tutte le testate della Rai".

POLEMICHE - In giornata, il premier, Silvio Berlusconi, e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, hanno attaccato duramente la trasmissione. "La Rai non può comportarsi così" ha dichiarato Berlusconi. Per Fini, Santoro è stato "indecente".

 

12 aprile 2009

REPUBBLICA

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http://www.repubblica.it/

2009-04-14

Il presidente della Vigilanza entra nel dibattito sulla trasmissione di Santoro

e annuncia: "Potremmo dare un indirizzo non censorio ma più vincolante del passato"

Zavoli: "Dar voce a istanze diverse"

Ma su Annozero lo scontro continua

De Magistris (Idv): "Quei morti sono colpa non del terremoto ma della sciatteria"

Zavoli: "Dar voce a istanze diverse" Ma su Annozero lo scontro continua

Sergio Zavoli

ROMA - E' ancora scontro intorno alla puntata di AnnoZero dedicata al terremoto. Dopo le polemiche innestate da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, oggi a pronunciarsi è il presidente della commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli. Il quale dichiara di non avere visto la trasmissione contestata, ma sottolinea in generale la necessità, nei programmi di inchiesta, di "dar voce a istanze diverse".

Zavoli ricorda che i vertici Rai stanno acquisendo gli elementi per formarsi sulla vicenda un "parere equanime" sul quale la Vigilanza è pronta a esprimere eventualmente "un indirizzo non censorio, ma più vincolante che in passato". Quanto al caso attuale, dice: "So che Michele Santoro al dibattito vero e proprio, con la sua preminente ritualità - preferisce la forma dell'inchiesta costruita sui servizi degli inviati e le testimonianze raccolte sui set qua e là allestiti. Con questa modalità è più facile venir meno al principio della completezza, una carenza non sempre emendabile dallo studio. Cruciale, in ogni caso, è dar voce a istanze diverse, specie in un contesto che lasci spazio a critiche anche gravi, rivelatesi poi fondate, ma che abbia visto il Paese chinato su una tragedia in un sollecito, diffuso e responsabile atteggiamento di solidarietà".

Dal Pdl continuano gli attacchi alla trasmissione. Il presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto: "L'operazione in atto - spiega - è quella di dare ad AnnoZero la stessa funzione svolta anni fa da Samarcanda. Qui non è in ballo la libertà d'espressione e d'informazione, ma se è accettabile che, in modo assai evidente, una trasmissione della televisione di Stato sia gestita in funzione di chiarissimi obiettivi politici". Mentre il suo omologo al Senato, Maurizio Gasparri, usa espressioni ancora più dure: "Santoro fa uno scempio continuo della verità".

Di segno opposto le parole di Antonio Di Pietro: "Berlusconi e i suoi sodali, in primis il noto piduista Cicchitto, possono permettersi di infangare AnnoZero solo perchà dall'altra parte c'è un'opposizione molle e un po' connivente.Non bisogna non arretrare davanti a chi vuole togliere ogni spazio di democrazia e spianare la strada alla dittatura del Millennio". Critico con la maggioranza anche Claudio Fava di Sinistra e libertà: "Polemica surreale, si accusano dei giornalisti di aver fatto il proprio lavoro". Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente Fnsi Roberto Natale: "Indecente non è un programma giornalistico che fa domande. Duecentonovantaquattro morti, 50 mila sfollati e il crollo di strutture di recenti le giustificano pienamente, queste domande".

Santoro, per ora, tace. Ma a difenderlo è Marco Travaglio: "Parlare delle inefficienze - dice il giornalista nel consueto appuntamento in streaming sul sito di Beppe Grillo - non vuol dire criticare quelli che hanno prestato soccorso, vuol dire criticare la macchina organizzativa". Come ha capito "chi ha guardato AnnoZero con occhi non dico vispi ma quanto meno in coma vigile". E ancora: "L'allarme c'era, c'era da mesi. E qui entriamo nel merito delle critiche che ha fatto AnnoZero, unica trasmissione in Italia in mezzo a una marea di messe cantate piene di retorica, piene di sciacalli veri".

E a proposito delle responsabilità del sisma, sempre oggi uno degli ospiti di Santoro nella famosa puntata di AnnoZero, e cioè Luigi De Magistris (candidato alle Europee per l'Idv), lancia accuse: a provocare i morti, dichiara, non è stato il terremoto, ma la "sciatteria" di chi ha permesso la costruzione di edifici non sicuri. E di chi "ha ignorato segni evidenti di allarme".

(13 aprile 2009)

 

 

 

 

 

2009-04-13

Polemica dopo la puntata che Santoro ha dedicato al terremoto

Fini: "Semplicemente indecente, una nota stonata nella tragedia"

Il Pdl all'attacco di "Annozero"

Berlusconi: "Non è da tv pubblica"

Rai, presidenza e direzione generale avviano "approfondimenti" sul caso

Di Pietro: "L'unica indecenza è pretendere di mettere il bavaglio all'informazione"

Il Pdl all'attacco di "Annozero" Berlusconi: "Non è da tv pubblica"

Michele Santoro

ROMA - "La tv pubblica non può comportarsi in questo modo". E' polemica sulla puntata di Annozero dedicata al terremoto e Silvio Berlusconi, in visita alla tendopoli di Monticchio, dice la sua. "Non parlo più di questo - precisa - ma mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione". Le parole del presidente del Consiglio seguono a stretto giro quelle di Gianfranco Fini che aveva bollato la puntata del programma di Michele Santoro come "semplicemente indecente". Andata in onda il 9 aprile, e dedicata alla tragedia abruzzese, è stata definita dal presidente della Camera "l'unica cosa stonata in questa tragedia".

Motivo dell'indignazione, gli attacchi che - a giudizio degli esponenti del Pdl - sarebbero stati mossi alla Protezione civile e in generale alla macchina dei soccorsi sulla cui efficienza Santoro, e i suoi inviati nelle aree colpite dal sisma, hanno sollevato dubbi. "Non si può speculare sulla tragedia per trarre vantaggio per l'audience. Qui tutti hanno fatto tutto quello che potevano, più del loro dovere".

Replica Antonio Di Pietro (fra gli ospiti della puntata c'era anche l'ex magistrato Luigi De Magistris, candidato alle europee per l'Idv): "L'unica indecenza è la pretesa di Berlusconi e Fini di pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste e far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino. Pretendere di mettere il bavaglio a un giornalismo che approfondisce la verità dello svolgimento degli avvenimenti è da criminali". Giorgio Merlo (Pd) e Giorgio Lainati (Pdl), entrambi vicepresidenti della Vigilanza Rai, concordano nel chiedere un intervento dei nuovi vertici dell'azienda, mentre Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti, esponenti di Articolo21 e del Pd, ritengono "grave" l'attacco del premier.

Il presidente e il direttore generale della Rai, Paolo Garimberti e Mauro Masi, hanno avviato "tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali" sulla puntata. E in una nota ribadiscono "pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione civile".

Tema della puntata, intitolata "Resurrezione", il modo in cui sono state edificate le città, i luoghi pubblici, gli ospedali e le scuole, la "questione morale che riguarda gli amministratori pubblici ma anche i singoli cittadini quando vogliono costruire le proprie case". E poi il destino degli sfollati, i tempi della ricostruzione. Ospiti in studio Guido Crosetto del Pdl, l'ex magistrato Luigi De Magistris, l'esponente di Sinistra e Libertà Claudio Fava, il direttore del Giornale Mauro Giordano e il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica Enzo Boschi.

Pur riconoscendo in apertura di puntata "lo straordinario impegno di tutti" e precisando che "non vogliamo mettere in discussione che si stia facendo tutto il possibile, e più del possibile per aiutare le popolazioni", Santoro si è concentrato sull'efficienza della macchina dei soccorsi. "Siamo nel Comitato operativo misto - ha detto in collegamento dall'Aquila l'inviato Sandro Ruotolo - e a quattro giorni non c'è ancora un coordinatore, un responsabile. Le tende ci sono, ma alcuni paesi non hanno ancora tendopoli e in alcune tendopoli mancano i bagni chimici, le cucine, l'acqua. E' una macchina che si deve mettere ancora in moto, non è a punto" ha aggiunto Ruotolo, e ha fatto l'esempio di un paese, Isola di Gran Sasso, "in cui a mezzogiorno non c'erano ancora le tende". "Il grosso è stato fatto - ha concluso - ma ci sono paesi in cui la gente continua a dormire in macchina".

A questo, agli altri interventi e al dibattito in studio si sono aggiunte le vignette di Vauro, anch'esse contestate da più parti. Fra le reazioni, lo "sdegno" del vescovo dell'Aquila che ha espresso il proprio giudizio anche sul resto della trasmissione: "E' vergognoso che si permetta sulla televisione pubblica un dileggio così incivile su un dolore tanto grande affrontato dagli aquilani con molta dignità e un così evidente disprezzo di tutti i soccorritori e i volontari che hanno contribuito con meravigliosa generosità e affrontando gravi rischi a salvare moltissime vite umane".

Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha raccontato che Ignazio La Russa, invitato da Santoro ma impossibilitato a partecipare, gli aveva chiesto di andare al suo posto ma lui ha declinato l'invito "perché non ho alcuna stima né di Santoro, né di Travaglio né di Vauro, persone con le quali non ho alcun interesse a confrontarmi perché so come fanno le trasmissioni". Però definisce il programma e i suoi animatori "utili" perché "la capacità di faziosità e di stravolgimento della realtà di Santoro e dei suoi sodali motiva e mobilita i nostri elettori. Grazie a gente come quella noi saremo al governo per sempre. Vauro e Travaglio sono anche peggio di Santoro. Santoro, e i bassifondi delle città ad alto rischio - conclude Gasparri - sono i soli posti che evito".

(12 aprile 2009)

 

L'UNITA'

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2009-04-14

 

 

 

 

 

 

 

2009-04-13

Fini e Berlusconi: attacco a Santoro

E' partito dalla tendopoli di Monticchio, vicino L'Aquila, quello che alcuni chiamano già "il nuovo editto bulgaro" su Michele Santoro. Oggetto degli attacchi di Berlusconi, Fini, Cicchitto e di alcuni esponenti del Pd, le affermazioni del giornalista nella puntata di Annozero di giovedì scorso dedicata appunto al terremoto in Abruzzo. La trasmissione, che denunciava ritardi e inadempienze nei soccorsi, non è piaciuta al presidente della Camera Gianfranco Fini che domenica, in visita in Abruzzo, per primo la definisce "indecente" e "l'unica cosa stonata in questa tragedia". Poco dopo arrivano le parole del premier Berlusconi: "Non parlo più di questo, ma mi sembra che i fatti mi abbiano dato ragione: la tv pubblica non può comportarsi in questo modo". Nel pomeriggio il neo-presidente della Rai Paolo Garimberti e il neo-direttore generale Mauro Masi annunciano di aver avviato sulla puntata "tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali". Al tempo stesso ribadiscono "pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione Civile per il terremoto in Abruzzo". Una solidarietà che Masi ricorda di aver già espressa sin dal primo momento.

Fatto sta che la polemica monta: e se Giorgio Merlo del Pd e Giorgio Lainati del Pdl, entrambi vicepresidenti della Vigilanza Rai, concordano nel chiedere un intervento dei nuovi vertici dell'azienda, Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti, esponenti di Art21 e del Pd, invece ritengono "grave" l'attacco del premier. Ma, un altro esponente del Pd e della Commissione di Vigilanza Rai, Enzo Carra, critica duramente Michele Santoro e la trasmissione "AnnoZero" sul terremoto in Abruzzo. "Se ci fossero stati errori e inadempienze nei soccorsi -afferma Carra- lo avrebbero saputo denunciare. Sui ritardi in Irpinia cadde un governo e poi un'intera classe dirigente. Abbiamo visto tante volte i politici contestati e fischiati, anche a cerimonie funebri. Invece stavolta tutti quelli che sono andati lì, da Berlusconi a Franceschini, sono stati accolti e non aggrediti. Ci sarà un motivo, no?". Infine è il leader del Idv, Antonio Di Pietro, ad intervenire stigmatizzando come "indecenti le pretese di Fini e Berlusconi".

13 aprile 2009

 

 

 

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2009-04-14

14 aprile 2009

Il Punto

Su "Annozero" lo scontro è tutto Pdl-Di Pietro, col Pd defilato

14 aprile 2009

 

Nella disputa politico-mediatica che coinvolge "Annozero" e il suo conduttore Michele Santoro colpisce il silenzio del vertice del Partito democratico, salvo un intervento in serata, alquanto compassato, di Gentiloni. Qualcuno ha parlato a titolo personale: chi per criticare la trasmissione (Enzo Carra), chi per difenderla (Arturo Parisi). Ma nel complesso il Pd non ha avuto molto da dire. Ha lasciato campo libero all'offensiva del centrodestra sulla "Tv della menzogna" (Gasparri). Argomento, quest'ultimo, contestato in modo serio dalla sola Emma Bonino: "Se sono state dette menzogne - sostiene la vicepresidente del Senato - si denunci il fatto alla magistratura. Altrimenti, è un po' vago contestare a Santoro il tono".

In verità sono in molti a considerare "stonata" la puntata di "Annozero". È sembrato che l'accanimento contro la Protezione Civile fosse fuori luogo. D'altra parte, come dice Parisi, "le domande erano pertinenti" e non si possono processare "i toni esagerati". Dove è evidente la difficoltà di definire gli spazi e i limiti del servizio pubblico senza comprimere il diritto di cronaca (e anche di commento), ma senza nemmeno mettere la Rai al servizio di una tesi di parte.

Chi difende Santoro, magari senza amarlo (come la Bonino), in fondo cerca di salvaguardare l'idea di un'informazione televisiva non omologata. Come dire, tra le righe: oggi l'omologazione avviene per le ragioni giuste (l'efficacia dei soccorsi, la grande commozione della nazione) e "Annozero" sbaglia; ma non si può escludere che domani la stessa omologazione avvenga per le ragioni sbagliate. E dunque è necessario conservare "l'altra campana". Il principio, in stile Voltaire, non fa una grinza. Ma rischia di finire stritolato nella morsa politica. Da un lato chi ha denunciato come "indecente" la trasmissione (il presidente della Camera Fini) pensando agli sforzi quasi sovrumani dei soccorritori. Dall'altro lo schieramento dell'Italia dei Valori e dell'estrema sinistra che fanno quadrato intorno a Santoro per evidenti ragioni politiche.

In mezzo, come si è detto, rare voci. Peraltro il silenzio del Pd, che si può giustificare come segno di rispetto verso gli "approfondimenti" annunciati dal presidente e dal direttore generale della Rai, è singolare sotto il profilo politico. Dà l'impressione che la disputa sia tutta una resa dei conti tra Berlusconi, o Berlusconi-Fini, e Di Pietro. E che non esista una terza posizione ragionevole. Capace di porsi gli interrogativi giusti su come informare gli italiani quando si precipita in una tragedia, evitando la tentazione del conformismo, da un lato, e dell'enfasi autoreferenziale, dall'altro.

Il problema è che è molto difficile, per non dire impossibile, definire "un patto di legalità e di correttezza che garantisca il cittadino contro le trappole della faziosità", come vorrebbe il portavoce del Pdl, Capezzone. È un tentativo di trasferire sul terreno dell'informazione televisiva il clima di compostezza e di coesione nazionale che segna da giorni la scena politica. Ma si tratta di questioni diverse, non sempre riconducibili alla stessa logica.

Comunque sia, per la nuova gestione della Rai si tratta della prima vera grana. Il caso "Annozero" è una crepa nell'atmosfera solidale del dopo terremoto e non può essere sottovalutato. Diventa il terreno dove si verifica se è plausibile un'informazione corretta, non faziosa, e al tempo stesso indipendente da pressioni o condizionamenti.

14 aprile 2009

 

 

 

 

 

2009-04-12

Scoppia la polemica su "Annozero":

12 APRILE 2009

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Non si placano, anzi aumentano, le polemiche sull'ultima puntata di Annozero, andata in onda giovedì scorso su Rai Due. Il programma di Michele Santoro era dedicato al terremoto in Abruzzo e ha affrontato il tema dei ritardo dei soccorsi, dei momenti di disorganizzazione della Protezioni civile e degli allarmi inascoltati. In studio con Santoro c'erano Luigi De Magistris, ex magistrato e candidato alle Europee per l'Italia dei valori, Claudio Fava, esponente di Sinistra e libertà, Guido Crosetto del Pdl e Mario Giordano, direttore del Giornale. Annozero non ha risparmiato critiche a Guido Bertolaso, numero uno della Protezione civile, e a numerosi esponenti politici abruzzesi, suggerendo le complicità nelle violazioni di norme antisismiche.

Nel giorno dei funerali, celebrati il venerdì successivo alla trasmissione, le critiche ad Annozero erano arrivate solo da Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, mentre sul Riformista era stato elogiato lo sforzo di Santoro di toccare, comunque, argomenti scomodi. Ieri gli attacchi ad Annozero sono arrivati da Gianfranco Fini, presidente della Camera e dal premier Berlusconi, in visita ai campi allestiti all'Aquila per i terremotati.

"L'unica cosa stonata in questa tragedia - ha detto Fini, visitando la tendopoli di Villa Sant'Angelo - è stata una trasmissione televisiva, voi sapete quale, semplicemente indecente. Non si può speculare sulla tragedia solamente per l'indice di ascolto". A chi gli chiedeva come si potesse rispondere al problema del servizio pubblico, il presidente della Camera ha sottolineato: "Non spetta a me dirlo, io esprimo l'indignazione profonda di tutti coloro che l'hanno visto. Me l'hanno detto tutti".

Ancora più drastico Silvio Berlusconi: "Una tv pubblica non può comportarsi in questo modo", ha detto il premier, senza però entrare nel merito degli argomenti toccati ad Annozero. Da Roma è arrivata invece la voce di due parlamentari dell'opposizione: Giorgio Merlo (Pd), vicepresidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, ha detto: "Santoro può dire e può fare ciò che vuole, contro chi vuole e a danno di chi vuole a prescindere? Sarebbe auspicabile che i vertici Rai, di fronte a questo giornalismo, non assumessero una posizione qualunquisticamente pilatesca ma battessero un colpo". Enzo Carra, deputato "teodem" del Pd, ha criticato Annozero dalle colonne del Giornale, definendo il conduttore uno che "Sparge sale sulle ferite".

Allo stadio di Verona, infine, ieri i tifosi della curva del Chievo hanno appena uno striscione con la scritta: "Vigili del fuoco, Croce rossa e Protezione civile orgoglio della nazione. Giornalista infamone non hai il rispetto del dolore delle persone".

Alle 18 il presidente della Rai Paolo Garimberti e il direttore generale Mauro Masi hanno annunciato "tutti gli approfondimenti previsti dalla normativa vigente e dai regolamenti aziendali" sulla trasmissione Annozero al centro della polemica politica per la puntata dedicata al sisma in Abruzzo. In una nota, sia Garimberti che Masi, ribadiscono "nuovamente pieno e forte sostegno alle azioni svolte dalla Protezione Civile per il terremoto in Abruzzo. Solidarietà peraltro già espressa sin dal primo momento dal Direttore Generale con una sua propria dichiarazione ripresa da tutte le testate della Rai". Giorgio Merlo ha subito plaudito all'iniziativa di Garimberti e Masi, speigando che Annozero "deve rispettare le regole come tutte le altre redazioni Rai".

Le voci in difesa di Santoro: Articolo 21 e Italia dei valori

Tra le poche voci a favore di Santoro , quella di Articolo 21: l'associazione si è espressa tramete tramite Vincenzo Vita e Giuseppe Giulietti: "È davvero grave e preoccupante l'attacco rivolto dal presidente del Consiglio ad Annozero, per la trasmissione di qualche giorno fa sul terremoto in Abruzzo. Se è sempre legittimo dissentire e criticare, non lo è affatto evocare persino sanzioni disciplinari. Ciò appare come l'ennesima vocazione della censura contro chi ha opinioni diverse. Non si possono - concludono - sottovalutare simili battute, soprattutto perchè vengono da chi è proprietario di buona parte dei media italiani".

In serata è poi intervenuto Felice Belisario, presidente dei senatori dell'Italia dei Valori: "Per fortuna esiste Santoro, altrimenti nelle case degli italiani arriverebbe solo la verità del governo. Chi ha visto oggi Tg1 e Tg2, ad esempio, ha assistito a veri e propri spot elettorali da parte della strana coppia Berlusconi-Fini. Promesse, rassicurazioni, pacche sulle spalle.Le stesse che proprio Berlusconi dispensò dopo il terremoto in Molise. Ci saremmo aspettati invece delle solite promesse da marinaio, qualche spiegazione, ad esempio, sul ruolo di Impregilo, l'impresa che ha partecipato alla costruzione dell'ospedale dell'Aquila, crollato come un castello di carta, a cui è stata affidata anche la costruzione del ponte sullo stretto di Messina".

Meno diplomatico il leader di Italia dei valori, Antonio Di Pietro: "L'unica indecenza rispetto alla trasmissione Annozero è la pretesa di Berlusconi e Fini di poter pilotare l'informazione al fine di descrivere una realtà che non esiste. E, così, far credere che ciò che è accaduto in Abruzzo sia solo colpa del destino". Vita (Pd): Nuovo attacco di Berlusconi all'informazione

Ma non tutti nel Pd sono d'accordo con Merlo: in serata Vincenzo Vita ha detto: "Ognuno può giudicare come meglio crede la trasmissione di Michele Santoro sul terremoto", ma il problema è che "ancora una volta" c'è un "attacco alla libertà di informazione da parte di Silvio Berlusconi". Commentando le polemiche sulla puntata di Annozero, Vita ha aggiunto: "Non si tratta di dare voti e giudizi sul programma di santoro, sul quale è legittimo avere opinioni diverse e contraddittorie. Ed è anche doveroso ribadire sostegno e plauso verso il lavoro enorme della Protezione civile. Ma qui è in causa la libertà di informazione, ancora una volta messa sotto attacco dal Presidente del consiglio che è proprietario di buona metà dei media italiani. Questo non può passare inosservato ed è augurabile anche che, essendo scattata la par condicio non solamente Annozero, ma l'insieme dei programmi abbiano massima attenzione e rigore".

Lo striscione esposto al Bentegodi dai tiforsi del Milan in occasione del match con il Chievo (Ansa)

12 APRILE 2009

 

 

 

 

 

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